di Federico Capeci
Immaginate Marco e Sara, nati tra la metà degli anni ’60 e la metà degli anni ’80. Marco ricorda la caduta del Muro di Berlino e l’ascesa dei computer personali, mentre Sara ha vissuto la globalizzazione e l’inizio di Internet.

La Generazione X, come Marco e Sara, è spesso descritta come una generazione di transizione. Cresciuti in un periodo di incertezze economiche e cambiamenti sociali, hanno sviluppato un forte senso di indipendenza, pragmatismo e resilienza.
Uno degli eventi chiave che ha segnato la Generazione X è stata la caduta del Muro di Berlino nel 1989, un simbolo della fine della Guerra Fredda e dell’inizio di una nuova era di globalizzazione. Questo evento ha rappresentato un punto di svolta storico che ha aperto nuove opportunità e sfide.
Dal punto di vista tecnologico, la Generazione X è stata la prima a sperimentare l’ascesa dei computer personali e di Internet. Queste innovazioni hanno trasformato il modo in cui le persone lavorano, comunicano e si informano.
Il pragmatismo e l’indipendenza sono due caratteristiche distintive della Generazione X. Hanno imparato a navigare le sfide con un approccio pragmatico, cercando soluzioni pratiche e adattandosi rapidamente ai cambiamenti.
Dal punto di vista lavorativo, la Generazione X è nota per la sua flessibilità e capacità di adattamento. A differenza dei Boomers, che tendevano a cercare stabilità e sicurezza nel lavoro, i membri della Generazione X sono spesso più aperti a cambiare lavoro e a cercare nuove opportunità.
Oggi, la Generazione X si trova in una fase della vita in cui molti sono leader nelle loro carriere e nelle comunità. Portano con sé un mix di pragmatismo, indipendenza e capacità di adattamento, che li rende preziosi nel contesto attuale di cambiamento rapido e complessità crescente.