

All’orto con Arte è un programma di attività culturali che Auser Fermo ha ideato nel 2019 e che, da allora, realizza all’Orto Urbano sociale di Fermo, in collaborazione con Legambiente.
Si svolge dal mese di maggio a inizio ottobre, ogni sabato pomeriggio, dalle ore 16,00 alle 19,00, anche se spesso si rimane molto più a lungo.
L’orto urbano è un ampio pezzo di terra di proprietà comunale, in zona San Giuliano, delimitato dalle mura romane della cittadina. Metà viene coltivato ad orto da poche persone che abitano nei dintorni, nell’altra metà ci sono alberi e un prato che può ospitare circa venticinque persone per fare attività di vario genere: da piccoli lavori di cucito a danze in cerchio, dalla trasmissione di memorie autobiografiche a scambi intergenerazionali a tema ambientale, coltivazione vegetale in casa, la buona alimentazione e gli stili di vita salutari. A volte vengono invitati professionisti per approfondimenti su argomenti di interesse condiviso.
Tra le due parti dell’orto c’è un torrione dove ci si rifugia in caso di pioggia, al di sotto si apre una terrazza che affaccia sulla strada fuori le mura, nella terrazza si fanno riunioni organizzative, danze in cerchio, piccoli rinfreschi.
Tutto l’arredo dell’orto è all’insegna del riciclo: i tavoli esterni, quattro comode e ampie panchine di seconda mano, tutti i mobili dentro il torrione e anche il lavandino del bagno.
Il programma All’Orto con Arte viene realizzato a costo quasi zero e si regge su tre principi cardine:
- I volontari sono protagonisti, loro propongono e realizzano le attività ogni anno;
- La presenza all’orto, quasi quotidiana, di una volontaria che lo cura e lo rende accogliente;
- Ogni attività è ecosostenibile.
La prima edizione di All’Orto con Arte è datata 2019, ma le sue radici risalgono al 2014 quando Auser Fermo ha proposto a Legambiente, che gestisce l’orto urbano, di realizzarvi insieme un corso di permacultura, utilizzando risorse finanziarie ricevute dalla Regione Marche; il corso è durato fino al 2015. Da allora questo luogo all’aperto è diventato bellissimo, si è popolato sempre di più, attivando consapevolezza verso relazioni rispettose tra le persone e verso l’ambiente ecosostenibile, dando spazio alla trattazione di tematiche legate alla promozione del benessere e di una longevità in salute.
L’idea di aprire l’orto urbano secondo un calendario e orari precisi è nata per facilitare la partecipazione ad un tempo insieme all’aperto, tempo animato per tutte le età, con contenuti di interesse comune.
Tutti apprezzano il tempo trascorso nella natura, benefico per la salute fisica e mentale, ma viene testimoniata la mancanza di tempo e a volte la difficoltà di mobilità per raggiungere i luoghi adatti, che sono, a volte, piuttosto trasandati
Fattori di successo di All’Orto con Arte sono stati:
- L’ambiente naturale nel centro della città, facilmente raggiungibile e ben curato.
- Collegata al primo fattore è l’accoglienza, assicurata da chi cura l’orto durante la settimana e dai volontari/ie che aprono il cancello, danno il benvenuto e introducono l’attività del pomeriggio che verrà condotta da altri volontari. L’accoglienza predispone ad una profonda esperienza all’orto, più di quanto si potrebbe fare in autonomia, essa si allea con il comfort dato dai profumi, dalle erbe e gli arbusti sempre nuovi, dall’incontro di altre persone con le quali discutere o esercitare capacità quali: il disegno, il cucito, il movimento ritmico, la ricostruzione della storia locale attraverso la memoria di ciascuno
- La facile accessibilità dell’informazione sul programma stabilito per ogni sabato, pubblicato su social e volantini
- L’atmosfera festaiola, rallegrata anche da cibo naturale offerto di frequente dai presenti o da Auser
I beneficiari del programma del sabato All’Orto con Arte sono circa 200, considerando anche chi viene solo un paio di volte; moltissimi partecipano più di 5 volte su venti; un gruppo non troppo esiguo è presente a quasi tutti i sabati. Sono soci Auser, soci Legambiente, un discreto numero di associati ad entrambe le organizzazioni. L’età varia da 20 a 90 anni.
Studenti di scuola primaria o secondaria di primo grado che frequentano l’orto nelle mattine dei mesi di aprile e maggio, accompagnati da docenti, sono poco più di 200.
I/le beneficiarie intervistate riferiscono l’atmosfera positiva e il senso di calore che si creano mentre si fanno insieme lavori semplici, a volte fisici, quando il corpo si relaziona con l’ambiente: un ramo, la cuccia del gatto… mi hanno ricordato la mia infanzia, casa mia fatta di cose semplici. Trovo tutto naturale quando sono all’orto, anche le persone che incontro, tutto migliora il mio stato d’animo.
Circa venti volontari operano durante i quattro mesi del progetto per:
- aprire e chiudere l’orto, non sempre la stessa persona può fermarsi tre ore, perciò vengono attivati, allo scopo, almeno due volontari ogni sabato
- realizzare l’attività secondo le competenze di chi l’ha proposta
- collegarsi con chi coordina tutto il progetto affinchè informi per tempo i/le potenziali partecipanti sui materiali necessari per l’attività
- collegare chi coordina il progetto con il presidente Auser per informare dettagliatamente su ciascuna attività e procurarsi eventuali risorse necessarie
Le competenze necessarie per condurre le attività provengono molto spesso da esperienze, interessi e studi fatti personalmente dai/dalle volontarie nel corso della vita, più che dai loro studi formali. Si sta predisponendo una banca dati delle competenze alla quale si attingerà negli anni futuri per il programma All’Orto con Arte e per altri programmi culturali ed educativi di Auser Fermo.
Esperienze all’orto che le volontarie intervistate hanno segnalato come importanti più di altre sono: 1) l’arrivo, nel 2000, di adulti con disabilità mentali, la naturalezza con cui sono stati accolti e l’amicizia nata tra alcuni. Da allora, ogni anno sono quasi sempre presenti e condividono le esperienze con spontaneità 2) la realizzazione del dentifricio naturale, che ha letteralmente incantato i presenti, e 3) il benessere provato con le danze in cerchio
La collaborazione con le scuole, con insegnati e genitori è eccellente e curata quasi esclusivamente da una socia Auser e Legambiente. Consiste nell’accoglienza di scolaresche all’orto proponendo l’osservazione di tutto quanto ivi presente con spiegazione delle caratteristiche di piante, fiori ed erbe, la semina e seguire il germogliare dei semi. Bambini e bambine apprendono la cura, la pazienza da esercitare nel tempo di attesa di germoglio e crescita dei semi, si meravigliano delle fasi di vita di erbe e fiori, la meraviglia li rende felici, dice Simona.
Inoltre lei e un’altra volontaria accompagnano classi delle scuole locali alle uscite di Puliamo il Mondo di Legambiente.
Il principale punto di forza è la presenza di volontari che accolgono, di quelli che animano il pomeriggio e mediano le esperienze, come nel caso della conoscenza delle varie forme di vita presenti, “disposizioni e competenze che aiutano a superare la passività di fronte all’esperienza”, dice Simona. “Assoluto punto di forza è la spontaneità che si respira in quel luogo, la possibilità di esprimere ciò che si sente e percepire che il proprio sapere viene valorizzato”, dice Paola.
Punti di debolezza sono la difficoltà che si presenta a volte nell’avere i volontari per ogni sabato, in una stagione che invita a trascorrere tempo al mare, molto vicino a Fermo, e la scarsa possibilità di investire in strumenti, mobili, nutrimento per la terra, semi e.. nella linea elettrica.
Nel caso del progetto All’Orto con Arte, date le limitate dimensioni del luogo che non può ospitare più di un paio di decine di persone, per il diffondersi dell’esperienza è stato sufficiente il passa parola tra persone che frequentano, o attivato da chi passa lungo la strada dove l’orto è ubicato e dove è affisso il programma.
La pubblicazione del programma sui siti del Comune, sui social di Auser e di altre Associazioni locali è molto efficace. Infine i volontari e le volontarie che offrono l’attività la comunicano ai potenziali interessati.
Per iniziare un progetto simile ad All’Orto con Arte sono necessari:
– la disponibilità di un luogo all’aperto in comodato d’uso gratuito, facilmente raggiungibile anche da chi ha difficoltà di mobilità, o la disponibilità di un pulmino per il trasporto
– volontari competenti e appassionati che accompagnano la fruizione del posto e motivano una partecipazione attiva affinchè le/i partecipanti diventino man mano animatori loro stessi
– l’orto dovrebbe essere aperto possibilmente tutti i giorni, almeno un’ora al giorno, debitamente comunicata, affinchè chi passa abbia la possibilità di entrare, sedere e, riposando, conoscere le caratteristiche del luogo e i valori di chi vi si dedica come volontario.
Riguardo alle prospettive per il futuro, va esplicitato che questo progetto ha due livelli di fruizione:
– uno più ampio, al di fuori delle attività fissate da All’Orto con Arte, per chiunque passi ed entri nell’orto, goda dell’ambiente, dell’estetica e della cura che vi viene profusa, un’isola insospettata nel centro di Fermo che invita a riflettere
– uno più funzionale ad un percorso educativo, esperienze continue ed approfondite in gruppi di massimo venti persone. Un percorso che l’organizzazione di volontariato Auser Fermo ha scelto e sta seguendo, in accordo e in collaborazione con Legambiente.